Confimprese Turismo partecipa all’incontro conviviale con l’Ambasciatore della Repubblica di Indonesia

 

ROMA 23 GENNAIO 2020 – I primi europei a raggiungere questo immenso e meraviglioso arcipelago furono proprio degli esploratori italiani. Più tardi, nel XIII secolo, sarà il grande Marco Polo a descrivere la bellezza dei luoghi, l’accoglienza e l’affabilità delle popolazioni indonesiane quando racconta il suo viaggio di ritorno dalla Cina. L’incontro conviviale che si è svolto ieri nella residenza privata di S.E. Esti Andayani a margine della presentazione ufficiale del rapporto sul settantesimo anniversario delle relazioni bilaterali tra l’Indonesia e l’Italia al quale oltre ai Consoli Onorari di Genova, Firenze e Napoli è intervenuta in rappresentanza della Farnesina il Capo della Divisione per il Sud-est asiatico Valentina Muiesan, è stata una utile occasione per alimentare gli scambi ed approfondire la conoscenza dell’Indonesia che, con le sue 17mila isole ed i suoi 250 milioni di abitanti, è un Paese che attraversa un momento di grande cambiamento.

Ad ottobre 2019 è infatti iniziato il secondo mandato del rieletto presidente Joko Widodo, che con gran sorpresa ha affidato il Ministero della Difesa a Prabowo Subianto, suo concorrente nelle elezioni. Mentre Prabowo è un convinto conservatore, Jokowi è un innovatore che ha in mente un Paese dove l’islam sia un riferimento moderato e dove si stemperino le tensioni etnico-religiose. Nella squadra di governo accanto alla riconferma di alcuni ministri (come la ex Banca Mondiale Sri Mulyani Indrawati alle Finanze e Retno Marsudi agli Esteri, due delle 5 donne nell’esecutivo), ci sono due nomi non solo nuovi, ma decisamente estranei alla politica: Nadiem Makarim, 35enne co-fondatore della start-up Gojek (app per trovare e chiamare i mototaxi che è arrivata a valere 10 miliardi di dollari), scelto come ministro dell’istruzione e della cultura, oltre al famoso anche in Italia imprenditore Erick Thohir, già presidente dell’Inter sino al 2018 e azionista della squadra sino al 2019, il quale è stato nominato ministro delle imprese statali.

Sono già stati annunciati altri 400 miliardi di dollari di investimenti per grandi opere come aeroporti e centrali elettriche. Nell’agenda politica anche l’eventuale spostamento della capitale da Jakarta ad una nuova sede, soluzione per rimediare al sovrappopolamento della città e limitare il rischio di sprofondamento per innalzamento del livello del mare.

Con Widodo il Pil è cresciuto del 5% l’anno, i conti pubblici sono a posto e il Paese si conferma uno dei principali esportatori di materie prime, posizionato strategicamente in una Asia che ha ancora ampi margini di crescita. Il programma di Widodo per il paese islamico più popoloso del mondo, comprende anche lo snellimento delle procedure della pubblica amministrazione specie per i permessi alle aziende, allo scopo di attirare investimenti stranieri. L’obiettivo del presidente indonesiano è ambizioso ma realizzabile: quello di diventare la quinta economia al mondo entro il 2045, anno che segnerà il centesimo anniversario dell’indipendenza.

I rapporti tra Italia e Indonesia non hanno mai presentato aspetti problematici e si sono sempre caratterizzati per una positiva collaborazione in ambito multilaterale e nelle principali questioni di interesse comune. Negli ultimi anni Jakarta ha assunto un crescente profilo internazionale, divenendo l’unico Paese dell’area del Sud-est asiatico membro del G-20, distinguendosi come partner di importanza fondamentale nella lotta al terrorismo e nella promozione del dialogo interreligioso.

L’attività diplomatica tra Italia e Indonesia si è intensificata negli ultimi anni, in particolare da quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in visita ufficiale in Indonesia. Alla visita di Stato sono infatti seguiti diversi scambi diplomatici, tra cui la visita in Italia nell’ottobre del 2017 della Ministra degli Esteri Indonesiana, Retno Marsudi, ricambiata nel 2018 con la visita in Indonesia del Ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano. Sempre nel 2017, il Viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha visitato l’arcipelago mentre nel 2018 si sono recati in visita in Indonesia l’ex Premier Enrico Letta e il Sottosegretario agli Affari Esteri Manlio di Stefano, il quale ha incontrato le comunità imprenditoriali italiana e indonesiana e portato avanti dei colloqui a livello ministeriale.

Il 2019 ha segnato il 70’ Anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Indonesia, che ha visto il susseguirsi di iniziative di promozione culturale, missioni imprenditoriali, incontri politici e seminari, con lo scopo di valorizzare la cooperazione esistente tra i due Paesi e di lanciare nuove iniziative per i prossimi anni.

In questo contesto, Confimprese Turismo Italia intende alimentare gli scambi turistici ed i rapporti tra le imprese di questo Paese dalle spiagge da sogno, che proprio come il nostro è tra le mete preferite del turismo globale.

Il trend dei turisti indonesiani, in aumento negli ultimi anni, tra i paesi dell’Europa occidentale che continuano ad essere le mete turistiche più richieste dai viaggiatori indonesiani, vede già ora l’Italia come destinazione di grande attrazione per la popolazione indonesiana grazie alla attrattività del Made in Italy e soprattutto dei settori della moda, dell’abbigliamento, del design e della gastronomia.

Siamo rimasti favorevolmente colpiti dall’ambizioso progetto del presidente Widodo – ha sottolineato il presidente di Confimprese Turismo Italia Giuseppe Sarnella – non solo per gli investimenti strategici nelle infrastrutture che permetteranno di risolvere l’overtourism di Bali sviluppando altre tratte su meno note ma altrettanto splendide isole, ma anche e soprattutto per la sua volontà e determinazione nel combattere la burocrazia e puntare sul turismo green. Siamo infatti convinti che, in Indonesia come in Italia, combattere la burocrazia e puntare su un turismo sostenibile siano le uniche soluzioni in grado di generare conseguenze ambientali e sociali non indifferenti“.